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L’OASI FAUNISTICA E BOTANICA DI CAGLIO

OASI BOTANICA DI CAGLIO

L’Oasi faunistica e botanica di Caglio si trova appena fuori dall’abitato, poco dopo il santuario della Madonna di Campoé. E’ uno spazio protetto, all’interno del quale tutti, ma soprattutto i bambini, possono interagire con gli elementi dell’habitat naturale.
Una visita offre non solo una conoscenza del bosco dal punto di vista botanico e del suo utilizzo da parte della comunità umana, ma consente a tutti un approccio alla fauna che normalmente vive o migra nella zona e agli altri animali della tradizione domestica.

GLI ANIMALI OSPITATI NELL’OASI

Attualmente vivono nell’oasi faunistica conigli, galline, asini e pecore. In una grande voliera, poi, sono ospitate varie specie di uccelli (pavoni, fagiani, tordi, quaglie, etc.), Completano la struttura un piccolo manufatto per il deposito del fieno e il ricovero delle attrezzature, e alcune mangiatoie in legno, nelle quali gli animali si possono abbeverare e nutrire: nelle giornate più tranquille capita di incontrare daini e caprioli che vengono a rifocillarsi.
Nell’oasi botanica sono raccolti in un piccolo, grazioso spazio molte specie vegetali del territorio lariano: un viaggio tra gli ambienti che hanno sempre dato sostentamento alla gente di montagna, dalle pietraie di alta quota fino agli orti. Nei prossimi mesi l’Amministrazione comunale ha programmato lavori di ristrutturazione e ampliamento dell’oasi, per offrire ai visitatori un’esperienza ancora più ricca e coinvolgente.

I SENTIERI BOTANICI: 2 PASSI E 4 PASSI NEL BOSCO

L’esplorazione botanica può proseguire nei boschi circostanti con due suggestivi itinerari, i sentieri Due passi e Quattro passi. Partono entrambi all’inizio dell’oasi botanica, ben segnalata da un grande cartello. Il Due passi, più breve e accessibile a tutti, fa conoscere all’escursionista la naturale evoluzione da un rimboschimento di conifere (abete rosso e larice) verso il bosco di latifoglie, tipici di queste quote; il Quattro passi, un po’ più lungo e impegnativo, porta ad attraversare un bel bosco di faggio d’alto fusto. Entrambi i percorsi conducono al faggio monumentale di Campoé e poi al santuario mariano, da secoli meta di pellegrinaggi e luogo di riflessione. Inoltre, si collegano al sentiero Segantini, traversando il bosco fino al castagneto di Caglio e dando la possibilità di allungare il percorso vivendo anche la sua dimensione culturale. Lungo il sentiero, infatti, si può ammirare la riproduzione a grande dimensione del celebre quadro di Segantini “Alla stanga”, dipinto proprio a Caglio tra il 1885 e il 1886, collocato in un belvedere dal quale si riconoscono le montagne immortalate nello sfondo del dipinto.

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